mercoledì 20 marzo 2024

Fantom EX Bug

Bug in Fantom EX Ver. 1.01: dopo aver caricato un ACB Tone, qualunque SYSEX Midi message (Zen-CoreTone, Scenes, Scene offset - Cutoff, Level, PAN.....) blocca Fantom.
Segue un video che ho realizzato dove viene mostrato il problema, in tre casi diversi.
Nei prossimi giorni renderò disponibili i software free realizzati per il test.

Speriamo in una rapida risoluzione del problema da parte di Roland. 




martedì 19 marzo 2024

Charlatan 3.0

Disponibile il virtual freeware Charlatan 3.0 (Windows e Linux)
 
Dopo 5 mesi di beta è disponibile la versione 3.0 dell'ottimo virtual freeware Charlatan.
Per chi non lo conosce è un gioiellino disponibile da quasi 10 anni nella versione 2.0 che si arricchisce di numerose novità, pur mantenedo una bassa occupazione di CPU e un ottimo mix tra semplicità e possibilità complesse di sintesi. La Struttura di base è quella di un VA con 4 oscillatori, doppio filtro, modulazioni ed effetti (sotto i dettagli). Qualche piccola nota aggiuntiva. 1) Polifonia pari ad 8 voci anche in presenza della modalità unison che attiva sino a 7 istanze di voce con detune e width (stereo spread). 2) Modulazione per entrambe le coppie di oscillatori con possibilità di Ring, PM lineare (la classica FM del DX7) e FM. (ci sono alcuni presets con le tipiche sonorità Yamaha DX) 3) possibilità di disegnare le onde dei 4 oscillatori tramite step o tramite additiva a 16 armoniche. Peccato che, diversamente dai modulatori Xform non è possibile gestire curve spline, anche se tramite zoom è possibile disegnare le onde senza particolari problemi. 4) Comodo Browser con semplice struttura a cartelle. 5) Molto bella anche la sezione multieffetti con Phaser, Delay, Chorus , Riverbero e EQ parametrico Ultima osservazione: per utilizzare i presets forniti con il virtual, in ambiente Windows occorre copiare la relativa cartella in %APPDATA%\charlatan\presets (andando nel browser del virtual a destra di INIT c'è una icona dove raggiungere la cartella, open file browser--Rescan). Seguono link e alcuni shot


Feature Summary
  • Two dual oscillators per voice with custom drawable waveforms, cross-modulation (Phase Mod, linear Frequency Mod, Ring Mod), windowed hard sync and noise generator
  • Up to 7 unison voices per oscillator
  • Two filters per voice with types: 4-pole ladder LP/HP/BP, Acid LP, 2-pole Sallen-Key LP/HP/BP, Notch and Comb
  • Flexible filter routing (serial / parallel / dual)
  • Four modulation generators with freely drawable shape where each can operate either as LFO or envelope generator
  • Four Modulation transformers (XFORM) allow reshaping any control signal through a user-defined mapping
  • Arbitrary routing of modulation signals via Drag'n'Drop
  • High-quality master FX section: Distortion, Phaser, Chorus, Reverb, Delay, EQ
  • Very low CPU and RAM usage
  • Optional internal 2x oversampling
  • Preset browser
  • Cross-platform support: Windows / Linux / VST3 / CLAP 
     






     

giovedì 14 marzo 2024

DSP56300 Osirus

Le novità di dsp56300 Osirus, l'emulazione dell'Access Virus B e C

Nuovi interessanti sviluppi del noto emulatore dell'Access Virus B/C che, come ricordo, è un virtual disponibile per PC/MAC e Linux che emula il DSP Motorola 56300 (il generatore sonoro del Virus) e utilizzando le ROM originali del synth genera in maniera virtualmente identica, i suoi suoni.
Come più volte ribadito il software non fornisce le ROM originali e le differenze di timbro, minime e tutte da verificare, derivano solo dalla differenza tra lo stadio di uscita del'interfaccia audio del computer con quella dei convertitori del synth.
L'ultima versione disponibile, la 1.3.6, offre delle importanti novità.
- La prima è la presenza di un nuovissimo librarian interno che permette la classificazione dei suoni tramite tag personalizzabili, la creazione di nuovi banchi e una organizzazione comodissima per gestire le proprie librerie.
- La seconda novità è il nuovo e importante miglioramento delle performance del virtual: con il mio recente i9 14900 k gestisco la polifonia massima con la occupazione massima di un solo core della CPU attorno al 62-65% (6 % dell'intera CPU) ; con CPU meno recenti ( i7 di 5-6 anni fa) si arriva all'80-85%.
- La terza novità, veramente inaspettata è quella della velocità di emulazione: come spiegato nel blog l'HW originale a secondo della timbrica utilizzata ( oscillatori attivi, presenza o meno di effetti, di FM, Ring,...) gestisce la polifonia in maniera intelligente garantendo 25 voci per le timbriche meno complesse e riducendo la polifonia per quelle più complesse. Da qui nasce l'idea di "ingannare" la routine del firmware che gestisce la polifonia variando la velocità di emulazione. Con l'emulatore è possibile settare la velocità di emulazione tra il 50 % ( DSP 54 Mhz) e il 200% ( DSP a 216 MHz).
In questa maniera su computer con CPU più datate è possibile abbassare la velocità di emulazione a 75% o 50%, perdendo delle note di polifonia ma evitando interruzioni dell'audio per mancanza di potenza di calcolo e ovviamente riducendo la occupazione CPU sul computer; su CPU più performanti settare velocità maggiori (125, 150 o 200%) garantendo così polifonie maggiori e potenzialmente pari al massimo (25), anche con timbriche più complesse.
Segue qualche Shot (la CPU sul core utilizzato rimane occupata attorno al 62%), una tabella che ho realizzato che mostra come al migliorare della emulazione nel tempo sono aumentate le performace e quindi diminuite le occupazioni CPU e il link dove gli sviluppatori parlano delle novità che vi ho descritto.

https://dsp56300.wordpress.com/blog/ 
 



Cmajor Pro-54

Cmajor Pro-54

Il "vecchio" Native Instruments Pro-53, insieme alle sue circa 500 patch, è disponibile per tutti come Web-App , grazie a Cmajor che è un linguaggio open source della famiglia C (C, C++, C#, objective-C...) pensato principalmente per la generazione di routine DSP (signal processing code).
I vari sorgenti sono open-source e non si esclude la futura compilazione nei formati VST, AU, or AUv3 (iOS).
La versione Web audio funziona con latenze non bassissime ma sicuramente suonabili (sul mio pc 120 ms con firefox) e ovviamente riconosce le tastiere Midi collegate. la polifonia massima è di 32 voci.
Come ben noto, il NI Pro-53 non brilla di certo per fedeltà di emulazione e per qualità globale del suono: parliamo di un virtual di 22 anni fa, pensato per le CPU di allora e quindi pieno di compromessi e semplificazioni nel processo emulativo.
E' inutile nascondere che molti di noi "vecchietti" della sintesi virtuale ne siamo legati in quanto lo abbiamo spremuto a fondo quando nel 2002 era tra i pochi virtual emulativi più o meno credibile: per noi risuonarlo e probabilmente riaverlo sulle Daw non può che essere un bel "momento deja-vu " 🙂
Rimane il fatto che la presenza dei sorgenti open-source apre alla possibilità di sviluppi e ampliamenti: basta penare, uno tra tutti, a Surge XT , e allo sviluppo che si è avuto dopo che Vember Audio nel 2018 ha reso opensource i suoi sorgenti
Qui i link:
pagina per programmare, suonare il synth...e i suoi 500 presets 🙂
 
https://cmajor.dev/docs/Examples/Pro54/

sorgenti
https://github.com/cmajor-lang/cmajor/tree/main/examples/patches/Pro54 (il motore di sintesi, il file Pro54.cmajor, contiene "solo" 3529 linee di codice, molto interessanti da analizzare)


martedì 5 marzo 2024

Zen-Core Editor-Librarian" per Roland Fantom 6-7-8/06-07-08, AX-Edge e Jupiter-X/Xm

 

Disponibile il "Zen-Core Editor-Librarian" per Roland Fantom 6-7-8/06-07-08, AX-Edge e Jupiter-X/Xm e una libreria di suoni ZEN-Core (222 tones)

Editor Librarian Zen-Core per i sintetizzatori Roland Fantom 6-7-8, Fantom-06/07/08, AX-Edge, Jupiter-X/Xm

Banchi di suoni (222 toni) in standard ZEN-Core per tutti i Syntetizzatori, Pianoforti, Groovebox, Wind-Instruments, Guitar Synth compatibili con la sintesi ZEN-Core




Reviews


https://sonicstate.com/news/2023/10/16/3rd-party-zen-core-editor-from-italy/ 

https://www.matrixsynth.com/2023/10/zen-core-editor-librarians-for-roland.html

https://www.synthtopia.com/content/2023/10/19/zen-core-editor-librarians-for-roland-fantom-ax-edge-jupiter-x-synths 

https://www.bonedo.de/artikel/alternativer-zen-core-editor-aus-italien/ 

martedì 16 dicembre 2014

Aggiornato il mio sito www.benis.it  con la nuova sezione dedicata ai Rockets e nuovi articoli nella sezione Computer Music
Computer Music Blog

 

venerdì 20 gennaio 2012

Benis.it

....è in preparazione la nuova sezione del mio sito www.benis.it dedicato ai Rockets..
Ecco uno shot di preview

venerdì 28 ottobre 2011

"E-Cat Plant Shutting Down; reading of results; 470 kW maintained continuously during self-sustain; customer satisfied; sale made; more later"
E' il twitt sintetico che proviene dalla PES Network, Inc (fondazione americana per la ricerca di energie alternative) ospite privilegiato dell'esperimento terminato da poco a Bologna dell' E-Cat (Energy Catalyzer) inventato dall'italiano Andrea Rossi . Riassumendo, dalle prime indiscrezioni, l'impianto e-cat in ha prodotto 470 KW di energia (vapore ad alta temperatura), meno del massimo che ci si poteva aspettare (1 MegaWatt), ma in autosostentamento : ovvero, avviato l'impianto (serve corrente elettrica), produce energia e dopo aver raggiunto il regime, continua a farlo anche staccando la corrente di alimentazione: il carburante è dato da pochi grammi di nichel e idrogeno. Il misterioso cliente, soddisfatto, ha acquistato tale impianto.
Ovviamente è solo l'inizio: bisogna verificare i dati, migliorare e ottimizzare una tecnologia appena nata, ma la sostanza, pare (e incrociamo le dita) indiscutibile: reazioni nucleari a bassa temperatura (qualche centinaio di gradi al posto del milione di gradi che occorrono per la fusione nucleare, vedi quella delle stelle), tanta energia prodotta sotto forma di calore, "carburante" economico (300 euro di nichel e idrogeno) per 6 mesi di funzionamento di circa 1 Megawatt e scorie nulle (solo un po' di utilissimo rame). Già "in giro" sul web si parla di una giornata che segna l'alba di una nuova era e, per la cronaca, non parlo di qualcosa di fantascientifico, ma di qualcosa di assolutamente vero, avvenuto poco fa a Bologna, con il silenzio tombale dei mass media. Naturalmente la produzione di calore è sinonimo di produzione di energia elettrica: basta riscaldare dell'acqua, e con il vapore prodotto a pressione, muovere delle turbine. Con questa tecnologia, a regime, si potranno spegnere le centrali elettriche ad idrocarburi, spegnere le centrali nucleari, abbattere pale eoliche, sostituire condizionatori e riscaldamenti vari con mini e-cat, ed entrare, veramente, in una nuova era.
PS: dimenticavo: tra i commenti più divertenti "...E adesso chi glielo dice agli arabi che hanno finito la pacchia e che devono mettersi a lavorare sul serio? :-) " :-) :-)




martedì 12 ottobre 2010

Problemi Di latenza della Libreria "Native Instruments - Alicia's Keys": i miei test

Dalla discussione su FACEBOOK sulla libreria in oggetto:
Cercherò scendere un po'più nei dettagli. La premessa è che la latenza se analizzata dal punto di vista personale è un difetto dei sw synth che è avvertita in maniera maggiore o minore a secondo delle abitudini di chi suona. Per suoni percussivi e con un attacco minimo (vedi il piano),ovviamente è molto più avvertibile e fastidiosa; al contrario per un suono di pad dall'attacco non immediato qualche ms in + o in - sono assolutamente innavvertibili.
C'è gente che suona tranquillamente con 20-30 ms di latenza senza avvertirne il disagio; c'è chi superati i 5-6 ms (io sono tra questi) ne avverte fortemente il fastidio. Comunque con un minimo senso di adattamento è possibile suonare anche con una latenza di 80-100 ms, senza avvertire grosse difficoltà ritmiche. Ne sanno qualcosa gli organisti classici dove le canne degli organi possono essere a più di 30 m di distanza, cosa che fa appunto 100 ms di latenza.
Per un pianoforte reale la latenza (il tempo tra l'istante in cui si percuote il tasto e quello in cui si ascolta il suono) è pari a circa 1 ms, nel momento in cui il suono in un ms percorre 34 cm, e le orecchie sono più o meno a quella distanza dalle corde (cm più, cm meno :-)).
In un sintetizzatore HW la latenza è il tempo che intercorre tra quando viene schiacciato il testo e quando prodotto il suono. Idem la definizione per i moduli Synth con input MIDI per i quali occorre aggiungere 1 ms di ritardo dovuto al fatto che il messaggio midi di NOTE ON ha la durata di circa 1 ms (il midi funziona a 31.25 kbits/sec e occorrono tre Byte per il Note ON). Se si analizzano i vari synth Hardware le latenze medie sono attorno ai 3 o al max 4 ms (ho provato con la mia Sy85 o il vecchio Roland D110) e leggendo sui forum tale dato è confermato anche per altri synth.
Passiamo ai sw synth nell'ipotesi in cui ho una scheda Hardware con ingresso MIDI: qui la latenza è la somma
- del ritardo del midi per il messaggio NOte ON (almeno 1 ms + eventuale Jitter)
- il ritardo introddotto dal Bus della scheda Audio (minore di 1 ms per le PCI e PCIEX), mediamente uno o due ms per schede Fireware (IEEE-1394) e spesso qualcosa in più per quelle USB a cui occorre aggiungere l'inevitabile Jitter che nei casi migliori più essere trascurabile e al contrario pesante per configurazioni HW non ottimizzate
- la latenza dovuta al buffer usato dalla scheda Audio. Questa è per SR di 48000 pari alla accoppiata BUFFER-Ritardo pari a 96Sample(2ms), 144Sample(3ms), 240Sample(5ms), 480Sample(10ms), etc, etc
- il tempo che il software impiega Creare il suono del Synth che dipende dal tipo di sintesi, dalla sua implementazione e ovviamente dalla potenza della CPU
Con il metodo che poi accennerò e con la mia configurazione HW (Processore Core2Duo a 2,4 GHz + Scheda Audio PCI EMU1212M + MasterKeyboard (è un piano) Yamaha P155, ottengo con un Buffer di 144 sample (3 ms) una latenza MISURATA pari a 6 ms per software quali il campionatore native instruments Kontakt, 7 ms per software synth quale Native Instrument FM8 e 8 ms per il "vecchio" Korg M1 software.Provando con il buffer minimo , ovvero 96sample(2ms), ottengo sempre 2 ms in meno di latenza, ovvero 4ms per Kontakt, 5ms per FM8 e 6ms per M1
Per misurare la latenza utilizzo un metodo documentato sul web che è in assoluto il più sicuro, ovvero quello di prelevare dal cavo Midi il segnale "audio" degli impulsi binari digitali (avendo cura ad non alzare di molto il volume per non recare danni all'impianto audio) e ovviamente di campionare (a 48000 Hz) suono prodotto + impulso midi. Il risulato è un Wave da cui con un banale sw audio (wavelab nel mio caso) si misura il ritardo tra il momento dell'impulso e la produzione del suono. Per la cronaca, gli impulsi midi sono facilmente riconoscibili e quelli di NOTE ON misurano esattamente 1 ms, come previsto dalla teoria.
Ora passiamo alla libreria Alicia's Keys Piano: procedendo con il buffer di 144 sample (3 ms), valore che con Kontakt che suona un sample di test produce una latenza di 6ms, con il preset Flat di Alicia's Keys Piano ottengo una latenza misurata pari a 26 ms. Ciò è perfettamente coerente con il fatto che visualizzando i vari sample della librerie si vede che tra il Sample Start e l'inizio del suono ci sono all'incirca 20 ms; ciò è ESATTAMENTE il ritardo che si aggiunge ai 6ms dovuti al mio sistema HW+SW e che produce la fastidiosa latenza: 6ms+20ms=26ms.
Non contento sono andato a curiosare sui vari paramente di Editing e ho trovato il parametro Finger Attack - Latency (0 % - 100% con Default= 50%). Bene variando tale paramentro da 50 a 100, ho misurato un incremento di latenza da 26 ms a 36 ms per Finger Attack=100% e un decremento da 26 a 16 ms per Finger Attack=0%. In pratica si riesce a ridurre il ritardo ad un valore più accettabile anche se ancora troppo alto rispetto ai 6ms che potrebbe dare il mio sistema (valore misurato per altre librerie). Sono andato a curiosare negli script per cercare di capire come ridurre ancora tale valore: ho trovato quello che cercavo , ovvero una certa variabile $bq2cx, descritta come "Latency: Select a low number for low latency. Select a high number for a larger part of the original attack of the note to be included." Evidentemente tale parametro incrementa il valore di Start Sample incrementandolo fino al max 10ms; mi sono fermato senza riuscire a trovare la maniera per incrementare questo valore sino ad un max di 20 ms, cosa che risolverebbe il problema. La sintassi dello script è complicata ...e ci sono ben 144 KByte di codice !!!
A proposito:mi sono divertito a crearmi un nuovo piano, prendendo 2 layer della Alicia's Keys (che è una libreria a 8 livelli) e per una ottava correggendo a mano per ogni sample lo start. Per quella ottava la latenza sono riuscita a ridurla ai tanto desiderati 8ms !!! E a suonarlo si sentiva: eccome!

Benny